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Penalità sul rifasamento degli impianti elettrici: dal 1 gennaio 2016 chi non rifasa correttamente rischia il distacco dalla rete
Delibera AEEG 654/2015/R/eel del 23 dicembre 2015 introduce il cosfi 0,95 e nuove disposizioni da rispettare per non incorrere nelle penalità
Il rifasamento degli impianti elettrici è un tema sul quale si discute da diverso tempo.
Recentemente è stata pubblicata la delibera 654/2015/R/eel con la quale l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il sistema Idrico (AEEG) ha attuato quanto già previsto dalla precedente delibera 180/2013/R/eel, ovvero ha rivisto le regole e le penalità sul rifasamento degli impianti elettrici per tutti gli utenti MT e gli utenti BT (non domestici) con potenza impegnata maggiore di 15 kW, cioè con potenza disponibile maggiore di 16,5 kW.
In particolare, per tutti gli utenti, non domestici, allacciati in BT o MT e con potenza disponibile maggiore di 16,5 kW sono indicate nuove disposizioni da rispettare per non rischiare la sospensione del servizio di connessione alle rete.
Il fattore di potenza mediato nelle ore di alto carico (fasce F1 e F2 indicate in bolletta) non deve scendere al di sotto di 0,95 al fine di non incappare in penali in bolletta.
Perchè rifasare?
Nei circuiti elettrici, la corrente risulta in fase con la tensione solamente nel caso di carichi puramente resistivi, invece risulta in ritardo quando i carichi sono induttivi (motori, trasformatori a vuoto) e in anticipo quando il carico è capacitivo (condensatori).
La Potenza Reattiva (Q) non trasmette una potenza realmente utilizzabile, ma è legata ad una reale corrente addizionale che forza il fornitore dell’energia a sovradimensionare le proprie infrastrutture. Per questa ragione una potenza reattiva eccessiva viene pesantemente conteggiata nella bolletta.
Il parametro che definisce l’assorbimento di potenza reattiva è il Fattore di Potenza.
Il fattore di potenza è dunque un indice di qualità dell’impianto, poiché tanto più è basso il fattore di potenza, tanto più elevata è la componente reattiva induttiva in rapporto a quella attiva.
Un sistema di rifasamento, connesso in parallelo ai carichi, riduce il valore della potenza reattiva induttiva che deve essere fornita dal gestore del servizio elettrico locale, portando così alla riduzione o al totale abbattimento degli addebiti per eccessivo assorbimento di potenza reattiva.
In aggiunta agli immediati effetti di risparmio, il rifasamento offre ulteriori importanti vantaggi tecnici: ad esempio un aumento del cosφ riduce considerevolmente le perdite per potenza dissipata sulle linee di trasmissione, con la conseguente riduzione del processo di invecchiamento.
Per approfondimenti consulta il sito dell’AEEG a questo link.