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Pannello solare, in 2 anni compensa il suo impatto sull’ambiente. Gli altri 18 produce energia pulita
Dal 2014 i vantaggi legati alla generazione di energia solare superano i costi ambientali legati alla produzione dei pannelli.
Come viene prodotto un pannello solare?
Per produrre un pannello solare è necessario utilizzare energia. Il silicio, elemento fondamentale in questa tecnologia, viene fuso in forni elettrici che, nella maggior parte dei casi, sono alimentati con combustibili fossili.
Quanto è sostenibile utilizzare tecnologie che nella loro vita non inquinano, ma che per essere prodotte utilizzano processi che non possono certo essere definiti “sostenibili”?
Wilfried van Sark, dell’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, insieme ai suoi colleghi ha provato a dare una risposta.
Eccola: nel 2014 abbiamo raggiunto il punto di pareggio, i vantaggi derivati dalla generazione di energia solare hanno superato gli effetti negativi legati alla produzione dei pannelli.
Il debito di carbonio dei pannelli solari
A causa della quantità di energia necessaria per produrlo, un pannello solare appena montato ha sulle spalle un ‘debito di carbonio’ che, nel corso del suo ciclo di vita, deve ripianare.
Insomma, nelle prime fasi di vita, un pannello solare tradizionale è ancora parte del problema dell’inquinamento e non la soluzione.
Questo aspetto non è sfuggito agli scettici che sono arrivati ad affermare che i pannelli solari non sono la soluzione alternativa ai combustibili fossili. Ma i dati parlano in modo differente.
Numeri alla mano, i ricercatori dell’Università di Utrecht hanno scoperto che i pannelli solari prodotti attualmente sono responsabili, in media, di circa 20 grammi di anidride carbonica per chilowattora prodotto durante la loro vita, che è stimata in circa 30 anni.
Un dato ben al di sotto dei 400-500 grammi prodotti dai pannelli solari commercializzati nel 1975, ormai quarant’anni fa.
I numeri dimostrano che la quantità di tempo necessaria perché un pannello solare restituisca il suo ‘debito iniziale’ utilizzato per produrlo è passato dai 20 anni dei primi pannelli prodotti, ai due anni o meno dell’ultima generazione di pannelli solari.
Il team ha inoltre rilevato che ogni volta che la capacità solare nel mondo raddoppia, l’energia necessaria per fare un pannello scende di circa il 12 per cento e, analogamente, le emissioni di anidride carbonica si abbassano del 17-24 per cento.
In altre parole, più pannelli vengono messi in commercio, più il processo di produzione diventa efficiente e meno costoso.
I pannelli solari sempre più economici ed efficienti
Rispetto ai primi anni Settanta, il costo di un pannello solare è sceso da circa 75 euro a meno di 1 euro per watt di potenza installata.
Il drastico calo è dovuto da un lato alle economie di scala realizzate nel settore, dall’altro alle innovazioni tecnologiche e di produzione.
Il consumo di energia e materiali è diminuito, mentre la resa per pannello solare è aumentata.
In altre parole, la “ricerca indica che, nonostante la forte crescita del numero di pannelli solari, le emissioni di gas a effetto serra durante la produzione sono più che compensate dall’energia elettrica pulita che questi pannelli producono.
Abbiamo superato il punto di pareggio alla fine del 2014” ha detto Atse Louwen, ricercatrice dell’Università di Utrecht.
250mila campi da calcio di pannelli solari nel mondo
La capacità fotovoltaica installata oggi nel mondo raggiunge i 300 gigawatt, equivalenti a una superficie di circa 1.800 chilometri quadrati di pannelli solari.
Una superficie estesa quanto 250mila campi da calcio che ha fornito solo quest’anno più di 370 terawattora di elettricità, circa l’1,5 per cento della fornitura totale di energia elettrica globale: cosa che “potrebbe non sembrare molto, ma rappresenta già una riduzione di circa 170 megatonnellate di gas serra.
E il potenziale di crescita resta enorme” ha affermato Van Sark.